La Crotta de Tanteun e Marietta
“Perché le bottiglie di vino non crescono sugli alberi”
Federico Marcoz
Questa storia comincia da ruota e da una promessa. Il bisnonno Costantino, Tanteun in patois, aveva lasciato ai nipoti un edificio, nel centro di Aosta. Da un muro spuntava impertinente un piccolo pezzo di una ruota dentata, che si è rivelata la punta di un iceberg molto prezioso, un antico mulino in buone condizioni. La bisnonna Marietta, invece, si era fatta promettere che l’ettaro che in passato era stato piantato a vite, sarebbe tornato in produzione. Gli elementi per far nascere un’azienda vinicola erano tutti lì: il mulino sarebbe diventato la cantina, la Crotta di Tanteun e Marietta. Sono ormai 23 anni che la famiglia Marcoz ha ricominciato a vinificare, prima per passione, poi dal 2012 in maniera professionale, aggiungendo nuove terre a quelle ereditate, fino a una superficie frammentata di 2 ettari e mezzo. Sono quattro i vini prodotti, un Pinot Grigio, un Muscat, un Pinot Nero, e un assemblaggio di vitigni autoctoni, il Farouche. L’intera cantina è costruita su misura, i macchinari sono tutti su ruote, perché si possano calibrare i pesi senza danneggiare l’antica volta su cui gravano. Avere riportato la produzione nel cuore di una città dalle tradizioni agricole è il grande merito dei Marcoz. ©Dispensa