Noussan vini
“Le nostre uve vengono accarezzate almeno dieci volte prima della vendemmia”
Franco Noussan
Lavorare in appezzamenti piccoli, senza il trattore, impone di fare tutto a mano. È certamente più dura, ma questo permette di instaurare un rapporto personale con ciascuna pianta, che viene osservata, supportata e accarezzata amorevolmente. Franco Noussan e la moglie seguono ogni aspetto della vinificazione fianco a fianco. In queste terre calcaree e limacciose, che minacciano l’asfissia radicale, ogni pianta viene messa a terra con la cura con cui si alleva un figlio: i Noussan le fanno prima radicare in vasetto, così da renderle più resistenti, poi le accompagnano nella nuova sede. Dai 2 ettari di vigne sparsi nella vallata producono circa 8000 bottiglie ogni anno, di Pinot Grigio, Pinot Nero, e Torrette, l’uvaggio tipico valdostano derivato dall’assemblaggio di Petit Rouge, Fumin, Mayolet e Vin de Nus. Anche in cantina l’approccio è artigianale e le fermentazioni sono spontanee, si lavora in acciaio, botte grande e barrique. È il naso della signora Noussan, astemia, che monitora la correttezza del ciclo. Le vigne dei Noussan sono parte viva della loro famiglia, le vendemmie sono il grande momento di festa, cui partecipano anche i nipotini con delle piccole forbici arrotondate. ©Dispensa